I nuovi Data Center creeranno circa 30mila nuovi posti di lavoro, con ricadute di oltre 1,7 miliardi di euro sul solo Piemonte. Questo sarà possibile grazie all’effetto combinato di investimenti e maggiore produttività delle imprese dopo l’introduzione di nuovi servizi digitali. L’effetto dei nuovi Data Center, che si apriranno a Rivoli, Moncalieri e Settimo, si ripercuoterà su tutta la penisola.
La ricerca, presentata alle Ogr durante l’Opening Future Day, rimarca i vantaggi e la crescita che il digitale può portare. In particolare, si ritiene che il rilancio economico e occupazionale della penisola debba ripartire proprio da una digitalizzazione di alcuni processi economici.
La crescita della digitalizzazione dell’economia
Dalla ricerca effettuata il sistema produttivo piemontese risulta a “due facce”: è una regione «dotata di grandi risorse e capacità innovative», che fatica però «a sfruttare appieno le potenzialità dovute ad un glorioso background storico industriale». Tuttavia, può esserci un nuovo rinascimento economico grazie al forte potenziale della digitalizzazione dell’economia.
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Infatti, sia nell’opinione pubblica che nella classe dirigente non manca uno spiccato ottimismo tecnologico, volto a sfruttare il potenziale della digitalizzazione, in maniera superiore rispetto alla media italiana. Si è già rilevato un boom nell’utilizzo di servizi di cloud computing sia nelle piccole che nelle grandi imprese.
La stessa regione ha avviato un dinamico sistema di digitalizzazione, formando e sostenendo le imprese. Infatti, dallo studio è emerso che molte imprese non sono in grado di sfruttare da sole il potenziale di digitalizzazione, in particolare nelle province diverse dal capoluogo.
Potenzialità da migliorare
Ma ciò che realmente manca sono le competenze digitali e il capitale umano. Le evidenti fragilità si evidenziano soprattutto nelle piccole imprese, che dispongono di minori strumenti di formazione ed innovazione. Inoltre, nonostante gli sforzi della regione, vi è stato un deficit di regia del sistema regionale della digitalizzazione che ha portato ad una serie di interventi poco coordinati e frammentati.
Per colmare le carenze del sistema, nel corso dell’evento si è annunciata la nascita di uno spazio dedicato allo sviluppo e al co-working di soluzioni, sviluppate da intelligenza artificiale e tecnologie abilitanti. Carlo d’Asaro Biondo, ceo di Noovle, ha dichiarato che: “Proprio il cloud rappresenta un’occasione unica per la crescita delle imprese e dell’economia piemontese, in particolare per le Pmi e per la Pubblica Amministrazione: lo dimostrano le importanti risorse destinate a questo settore dal Pnrr e il ritmo con cui sta crescendo questo mercato a livello globale”.
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Anche Intesa Sanpaolo, tramite Massimo Proverbio, a capo dei processi di Innovazione dell’istituto, ha fatto sapere che: “Si può ottenere tanto dall’apertura di un Nodo Cloud a Torino. Grazie alla prossimità di questa infrastruttura a Moncalieri saremo in grado di accelerare il suo percorso di rinnovamento delle soluzioni informatiche in ottica cloud e di coglierne i benefici associati di time to market, semplificazione e riduzione costi”.