Dal prossimo 15 novembre sarà attiva la piattaforma relativa all’Anagrafe Nazionale Popolare Residente, sviluppata dal Ministero dell’Innovazione Tecnologica che consentirà di ottenere i certificati gratis e comodamente da casa.
Il sito nato per semplificare la comunicazione tra Amministrazione e cittadino
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha testato di persona le funzionalità del nuovo portale predisposto dal ministero dell’Innovazione Tecnologica. In pochi passaggi è riuscito ad avere un dialogo con il Comune, senza muoversi dalla poltrona.
La piattaforma sarà operativa da domani 15 novembre e saranno ben 66.586.049 i cittadini che potranno avere libero accesso all’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente. Una vera rivoluzione che semplifica la vita dei cittadini e rende la burocrazia molto più veloce e gestibile in totale autonomia.
Come si accede al sito?
Il sito è già accessibile e si può testare nelle sue semplici funzionalità, in modo fluido e senza riscontrare problemi. Appena atterrati sul sito, la home page ci dirà che sono entrati nel sistema Anpr 7810 comuni per un totale di 66.586.049 cittadini italiani.
Se il proprio Comune di residenza è entrato nell’Anagrafe online, è possibile accedere al servizio tramite tre porte di ingresso:
- La carta d’identità elettronica (CIE)
- La Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
- Tramite Spid
LEGGI ANCHE: SPID il sistema di Identità Digitale ad uso del cittadino e imprese: cos’è e come funziona?
Tutti i documenti a cui avremo accesso
Da lunedì 15 ognuno di questi potrà richiedere, visualizzare in pdf e quindi stampare 14 certificati anagrafici. Nello specifico:
- Anagrafico di nascita;
- Anagrafico di matrimonio
- Anagrafico di Cittadinanza;
- Certificato di Esistenza in vita
- Certificato di Residenza
- Certificato di Residenza Aire
- Certificato di Stato civile;
- Certificato di Stato di famiglia;
- Certificato di Residenza in convivenza;
- Certificato di Stato di famiglia Aire;
- Certificato di Stato di famiglia con rapporti di parentela;
- Certificato di Stato Libero;
- Anagrafico di Unione Civile;
- Certificato di Contratto di Convivenza
Per i certificati digitali non si dovrà pagare il bollo e saranno quindi gratuiti (e disponibili in modalità multilingua per i comuni con plurilinguismo). Potranno essere rilasciati anche in forma contestuale (ad esempio cittadinanza, esistenza in vita e residenza potranno essere richiesti in un unico certificato).
Esulta il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, nel commentare il lancio del servizio dell’Anagrafe online:
«Da domani 15 novembre, tutti i cittadini e le cittadine italiani potranno scaricare i certificati anagrafici online risparmiando tempo e con grande facilità. È la prima di una serie di innovazioni tecnologiche che la pubblica amministrazione implementerà per migliorare la vita di tutti».
LEGGI ANCHE: Con iOS 15 di Apple la Patente di Guida e la Carta d’Identità non saranno più un problema
Ecco tutti i passaggi che dovremo seguire per accedere ai documenti online
Passaggio 1: i propri dati
Una volta dentro – dopo aver acconsentito al passaggio dei dati al fornitore del servizio (in questo caso si tratta del solo codice fiscale) – ci si trova nella propria «Scrivania» proposta dalla piattaforma. Da qui è possibile inserire i propri recapiti, nel «Profilo utente», accedere all’area per la richiesta dei certificati oppure inserire una richiesta per la «Rettifica dei dati» nel caso – per errori di trascrizione o altro – si dovessero riscontrare delle inesattezze.
Passaggio 2: accedere ai certificati
All’interno dello spazio per la richiesta dei certificati al momento è solo possibile scaricare e quindi (eventualmente) stampare un’autocertificazione sui propri dati disponibili in anagrafe. Da lunedì 15 sarà invece possibile con gli stessi passaggi accedere ai certificati anagrafici, sia propri sia di quelli degli appartenenti al nucleo famigliare. Lo scaricamento del certificato è «componibile», cioè come detto si può inserire i dati di più certificati in un solo documento digitale.
Passaggio 3: eventuali rettifiche
Il servizio di richiesta di rettifica dati consente di richiedere al proprio Comune la rettifica di presunti errori materiali o di trascrizione riscontrati sui propri dati anagrafici. Come sottolineato sul sito, questa sezione NON è dedicata a richieste di cambio di residenza oppure alla modifica dei propri dati anagrafici. Queste attività vanno ancora svolte allo sportello.
Passaggio 4: comunicare con l’Anagrafe
Da ultimo è possibile inserire i propri recapiti, ossia email e telefono (cellulare e fisso), per ricevere notifiche automatiche circa le richieste inviate al Comune. La mail una volta inserita va validata: troveremo nella nostra casella di posta una mail di conferma con un link da seguire.