Notizie extraterrestri! Su Marte Insight ha rilevato 3 terremoti record nel giro di un solo mese. L’ultima scossa risale al 18 settembre ed è durata un’ora e mezza.
Marte trema!
Marte trema e lo fa in grande stile! Sono tre infatti i terremoti registrati sul pianeta rosso dalla sonda Insight della NASA nel corso dell’ultimo mese. Sono stati tra i più forti mai rilevati: la sonda ha documentato due scosse di magnitudo 4.2 e 4.1 lo scorso 25 agosto, mentre il 18 settembre ne ha misurata una di magnitudo di 4.2 che è durata quasi un’ora e mezza (la stessa durata del film “Harry ti presento Sally”).
I dati sono stati comunicati dalla NASA sul blog dedicato alla missione che ha avuto inizio lo scorso 2018 e ha già celebrato i mille sol.
Obiettivo della missione
La missione studia le onde sismiche per conoscere più a fondo l’interno del pianeta rosso. Le onde cambiano mentre viaggiano attraverso la crosta, il mantello e il nucleo del pianeta, fornendo agli scienziati un modo per scrutare in profondità sotto la superficie. Quello che si apprenderà potrà fare luce su come si formano tutti i mondi rocciosi, inclusi la Terra e la sua Luna.
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Dettagli sui terremoti
Mentre si studiano ancora i dati del terremoto registrato lo scorso 18 settembre, quelli del 25 agosto sono già ufficiali. L’evento di magnitudo 4.2 è avvenuto a circa 8.500 chilometri di distanza da Insight e per questo è il più lontano che la sonda abbia rilevato finora.
Non è ancora ben chiaro il punto esatto da cui sono partite le onde sismiche e la direzione che hanno seguito: quel che è certo è che l’evento è avvenuto troppo lontano per essersi originato nella regione Cerberus Fossae come gli altri grandi terremoti che lo hanno preceduto.
Si ipotizza che il terremoto sia partito dal grande canyon Valles Marineris, che segna l’equatore marziano. Il terremoto è stato caratterizzato da vibrazioni lente e a bassa frequenza.
Contraria invece l’attività di magnitudo 4.1 registrata lo stesso giorno che ha portato con sé vibrazioni più veloci, ad alta frequenza, originate a circa 925 chilometri di distanza dalla sonda.
“Anche dopo più di due anni, Marte sembra averci regalato qualcosa di nuovo con questi due terremoti, che hanno caratteristiche uniche“, ha dichiarato il geofisico planetario Bruce Banerdt del Jet Propulsion Laboratory della NASA. Grazie alla missione Mars InSight, infatti, sappiamo che Marte non è geologicamente morto ma un mondo ancora attivo.
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La Terra e Marte (un mondo a parte)
Le scosse sulla Terra, avvengono molte volte in un giorno, causate dallo spostamento delle placche continentali che si muovono. Marte, invece non sembra avere placche tettoniche ma ci sono altre ragioni per cui il suolo viene scosso: fratture causate dal raffreddamento, movimento del magma, aumento della pressione nelle profondità del sottosuolo, o l’impatto del meteorite.
Aver registrato terremoti così diversi fra loro permetterà comunque di acquisire maggior informazioni sulla struttura interna del pianeta.