Ecco Lumenate, l’app che sostiene di poter alterare lo stato di coscienza degli utenti utilizzando la torcia dello smartphone, dando vita a “trip psichedelici”
I nostri smartphone ci permettono ormai di fare un sacco di cose: per quanto riguarda quelle più atipiche e curiose il merito va alle app, che riescono sempre più a soddisfare i nostri istinti e bisogni di qualsiasi genere. Tra queste rientra certamente Lumenate: se non l’hai mai sentita possiamo dirti che, in breve, il suo scopo è quello di “farti sballare”. Quest’app, infatti, sostiene di poter intervenire sui ritmi cerebrali semplicemente con la torcia dello smartphone, facendo scivolare gli utenti in uno stato tra l’alterazione psichedelica e la meditazione profonda. Niente sostanze particolari, insomma: e se ad un certo punto pensi di averne abbastanza puoi facilmente interrompere il tuo trip muovendo il dito sullo schermo.
Effettivamente, il concetto per cui una luce intermittente può alterare lo stato cosciente di una persona non è di per sé una novità: un esempio storico è la “Dreamachine”, lanciata agli inizi degli anni ’60. Essa consisteva in un dispositivo costituito da un cilindro perforato, dotato di una lampadina sospesa al suo interno che compie 78 giri al minuto su una base rotante. Le persone si sedevano di fronte al cilindro con gli occhi chiusi; a quel punto una sequenza allucinatoria di colori e forme “scoppiava” davanti alle loro palpebre, inducendo uno stato apparente di simil-trance.
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Lumenate, l’app che provoca sballo con trip psichedelici: introduzione
Di fatto, Lumenate vuole portare avanti il testimone della Dreamachine, con la differenza che ora è la luce dello smartphone a “provocare sballo”. Creata dal duo di sviluppatori inglesi Tom Galea e Jay Conlon (entrambi residenti a Bristol), essi sostengono di essere “impegnati in una missione per rendere più accessibile che mai l’esplorazione del subconscio.”
Di fatto, Lumenate replica gli aspetti chimici della classica esperienza psichedelica, caratterizzata da un incremento della connettività funzionale nel cervello e il netto calo di attività nella parte che utilizziamo normalmente. Un’idea che, per quanto strana, ha ricevuto approvazione e finanziamenti dalle menti illustri del panorama psichedelico del Regno Unito ed è oggetto di studio all’università del Sussex.
Come funziona
Attenzione: come segnalato nella descrizione dell’app, l’utilizzo di Lumenate è sconsigliato a minorenni e persone che soffrono di epilessia fotosensibile o epilessia mioclonica giovanile.
Ora, passiamo al lato pratico: come funziona Lumenate? Per spiegarlo ci affideremo ad un test effettuato dai colleghi di Vice Motherboard. In base alle istruzioni dell’app, è consigliabile utilizzarla al buio e con le cuffie. Se l’utente ha bevuto alcol l’effetto sarà minore. Nel corso di una prima sessione da cinque minuti, una voce maschile accompagnata da note decisamente cosmiche fornisce le indicazioni basilari per il trip luminoso: posiziona la torcia a una distanza equivalente alla portata del tuo braccio e cerca di tenere gli occhi “rilassati”. A seconda delle impostazioni scelte è possibile concentrarsi sul ritrovamento di uno stato di calma o su un processo di esplorazione interiore.
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A quel punto inizia il trip: chiaramente è impossibile da descrivere in quanto ognuno avrà le proprie visioni e si farà un’idea personale della propria esperienza.
Concludiamo quindi con una delle affermazioni del co-fondatore Galea: “Ci vediamo in uno spazio intermedio tra il mondo del benessere, il mondo della meditazione e lo spazio del rinascimento psichedelico. Non vogliamo dire che Lumenate sia capace di rispondere a tutte le domande o risolvere tutti i problemi, ma può rappresentare uno strumento utile in una cassetta di strumenti per stare bene”.