Il robot-ragazzo di 12 anni che comprende gli umani: il progetto del Centro Piaggio

A primo impatto potrebbe sembrare per davvero un ragazzino di 12 anni. In realtà è un robot e si chiama Abel, frutto del progetto in collaborazione tra il Centro di Ricerca ‘E. Piaggio’ dell’Università di Pisa e la Biomimics di Londra. La peculiarità di questo robot è che riesce a capire e percepire ciò che lo circonda interagendo in modo realistico, proprio come gli esseri umani

robot ragazzo 12 anni
Il progetto proviene dal Centro di Ricerca ‘E. Piaggio’ dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Biomimics di Londra. – MeteoWeek.com

La strada che verrà intrapresa dalla robotica sembra ormai segnata: nei prossimi anni, con tutta probabilità, vedremo sempre di più robot umanoidi attorno a noi. Chiaro, non stiamo parlando di una sorta di Terminator nella realtà, e nemmeno di una Terra popolata da cloni indistinguibili dagli esseri umani per aspetto fisico e comportamento.

E’ innegabile, però, che la tecnologia stia facendo passi da gigante e nell’ottica della robotica in particolare sono stati compiuti degli studi davvero importanti. Pensiamo ad esempio a Pepper, il robot che funge da personal trainer in grado di dare consigli sulla postura e sullo svolgimento di esercizi; o al robot che pensa a voce alta, un progetto tutto italiano in grado di dare un’ulteriore spinta al settore di riferimento.

Proprio dall’Italia arriva un altro progetto, in collaborazione con uno studio londinese: stiamo parlando di Abel, il robot che somiglia in tutto e per tutto ad un ragazzo di 12 anni.

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Abel, il robot-ragazzo di 12 anni

A primo impatto Abel potrebbe per davvero sembrare un ragazzo di 12 anni, ma in realtà è un robot in grado di interagire e rendersi conto di ciò che lo circonda in maniera estremamente realistica.

Il progetto proviene dal Centro di Ricerca ‘E. Piaggio’ dell’Università di Pisa ed è stato realizzato in collaborazione con la Biomimics di Londra. Una collaborazione non casuale, dato che proprio all’interno dei laboratori della Biomimics sono nati i dinosauri di Jurassic Park e altre creature fuori dall’ordinario riprodotte per il grande schermo.

Su Abel si è espresso Lorenzo Cominelli, del Centro di Ricerca E.Piaggio, descrivendone le caratteristiche peculiari: “Abel e’ un robot umanoide sia sotto l’aspetto estetico sia comportamentale. Non solo somiglia e si muove con noi umani, ma e’ in grado di interagire, comportarsi e percepire cio’ che lo circonda in modo analogo al nostro”.

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Un’immagine di Abel. (fonte: ANSA) – MeteoWeek.com

Abel è frutto dell’incrocio di due ambiti di studio, vale a dire la robotica sociale e l’affective computing. L’unione dei due ambiti ha permesso la creazione di un robot in grado di studiare moltissimi parametri dell’interlocutore: cambiamenti termici sul volto, frequenza del battito cardiaco, e altri aspetti che possono trasmettere al robot informazioni utili per ricavarne lo stato d’animo e le emozioni provate.

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Un vero e proprio cervello bionico, in grado di pensare

Prosegue poi Cominelli affermando che Able è in grado di pensare, formulare ipotesi e ragionamenti induttivi e deduttivi: “Cerca di capire la persona che ha davanti e, se fa un’azione, prova a capire se ha provocato una reazione, e di che tipo. Ad esempio, in applicazioni con pazienti affetti da disturbi come Alzheimer, un robot simile puo’ essere usato per scandagliare le reazioni del paziente a una serie di comportamenti e poi capire quale possano essere le migliori risposte. Da questo lavoro il medico potra’ in seguito cercare i trattamenti piu’ efficaci. Abel ha incredibili potenzialità, una piattaforma per usi in moltissimi campi”.