Amazon lancia la propria sfida a Starlink con Project Kuiper: entro il 2029 il colosso dell’e-commerce lancerà in orbita circa 3.500 satelliti per portare la connettività Internet satellitare sul mercato a prezzi più accessibili
Jeff Bezos lancia la sfida a Elon Musk: dopo la Starlink della SpaceX, si prepara ad andare in orbita una nuova costellazione per l’internet globale, la Kuiper. Essa, obiettivo ultimo del cosiddetto “Project Kuiper”, sarà composta da circa 3.500 satelliti: i primi verranno lanciati a breve, allo scopo di portare la connettività Internet satellitare sul mercato a prezzi più accessibili. A tal fine, l’azienda ha recentemente acquistato nove voli del lanciatore Atlas V da Cape Canaveral, con cui avviare il progetto.
Nato nel 2019, Project Kuiper nasce quindi con lo stesso scopo di Starlink: fornire l’accesso Internet ad alta velocità grazie ad una costellazione di satelliti posizionati in orbita terrestre bassa.
LEGGI ANCHE: Starlink arriva in Italia: ecco i prezzi e come fare il preordine
Se SpaceX però può utilizzare comodamente i propri Falcon 9 per mettere in orbita i satelliti Starlink, Amazon e le altre società – come ad esempio OneWeb – devono guardare verso altre direzioni. Per questo, Amazon ha stretto un accordo con la ULA (United Launch Alliance), appunto per nove lanci, con i vettori Atlas V. Al momento, non è chiaro quanti satelliti verranno lanciati in ogni missione. La costellazione per la connettività Internet Project Kuiper avrà un costo stimato di circa 10 miliardi di dollari. Ogni lancio di Atlas V, afferma la ULA, costerà invece 109 milioni di dollari.
La società di Jeff Bezos prevede di concludere la realizzazione della costellazione di satelliti Kuiper entro il 30 luglio 2029.
Amazon (Project Kuiper) contro SpaceX (Starlink): uno scontro tra titani
Considerando che la Federal Communications Commission (FCC) statunitense ha già approvato il piano di Amazon, ora spetta alla società avviare i primi test. “Siamo determinati a rendere la banda larga a buon mercato una realtà in tutto il mondo“, ha affermato il fondatore di Amazon, Jeff Bezos. “ULA è un partner fantastico che ha lanciato con successo dozzine di missioni per clienti commerciali e governativi, e siamo grati per il loro supporto a Project Kuiper”.
Molto contenta dell’accordo anche la ULA: Tory Bruno, Presidente e CEO dell’azienda, ha infatti dichiarato: “Il progetto Kuiper contribuirà a colmare il divario digitale negli Stati Uniti e in tutto il mondo, e non potremmo essere più contenti di lavorare con Amazon per supportare l’iniziativa. ULA si concentra sul servire le missioni dei nostri clienti e fornire soluzioni di lancio affidabili e innovative; per questo non vediamo l’ora di iniziare queste importanti missioni”.
LEGGI ANCHE: Amazon lancia dei virtual tour a dir poco eccentrici: vuoi partecipare?
Ma sfidare Elon Musk e la sua Starlink non è facile: ad oggi, la costellazione satellitare di SpaceX conta oltre 1.000 satelliti attivi, riesce a portarne in orbita 60 per ogni lancio e l’obiettivo dichiarato dall’azienda è il dispiegamento di ulteriori 1.500 satelliti entro la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Insomma, uno scontro tra titani, che pare ormai essere giunto ai blocchi di partenza. Un po’ più indietro, invece, gli altri concorrenti come OneWeb – con 146 satelliti lanciati dei 648 previsti – e la rete Lightspeed di Telesat, che per il 2022 ha programmato di lanciarne circa 300.