L’Unione Europea ha elaborato una bozza di un nuovo regolamento sull’Intelligenza Artificiale: lo scopo è quello di prevenire potenziali usi pericolosi da parte dell’uomo, come la sorveglianza o la manipolazione di massa. Tra le regole sono previste anche sanzioni fino al 4% per le aziende che violano i divieti
Una delle grandi sfide per l’umanità nel prossimo futuro sarà senz’altro l’intelligenza artificiale e il modo in cui l’essere umano si interfaccerà con essa. Sono già molti gli esperti che si sono espressi in merito, esponendo tutte le proprie aspettative ma anche preoccupazioni in merito ad un’innovazione tecnologica che, se non adeguatamente controllata, potrebbe sfuggire di mano.
Le IA sono già state sperimentate e utilizzate in svariati ambiti tech: pensiamo ad esempio all’algoritmo di Facebook in grado di rimuovere contenuti d’odio, oppure alla creazione di ologrammi in 3D in grande rapidità, senz’altro a velocità incredibilmente più alta rispetto ai PC tradizionali.
E’ certo che non abbiamo ancora potuto assistere a ciò che realmente può offrire una IA, ed è proprio per questo che le grandi imprese, così come i Governi, stanno assumendo alcune misure preventive per regolamentare il futuro di questa tecnologia.
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UE: la bozza del regolamento sull’Intelligenza Artificiale
E’ notizia di oggi che l’Unione Europea ha realizzato la bozza di un regolamento sull’Intelligenza Artificiale. Dopo le precedenti linee guida di gennaio, in cui erano state stabilite le responsabilità umane, ora è il turno dell’imposizione di autentici paletti per prevenire le potenziali grandi problematiche del suo utilizzo.
L’UE ha puntato forte soprattutto sullo sviluppo delle IA in ottica del rispetto dei diritti fondamentali e degli interessi collettivi. Proprio per questo uno dei punti caldi della bozza riguarda il divieto di alcune IA sul suolo europeo, e in particolare di tutte quelle IA utilizzabili per la sorveglianza di massa o per il controllo dei nostri comportamenti, opinioni e decisioni; o ancora, saranno inibite le IA che permettono di assegnare un “punteggio sociale”, come i sistemi già presenti in Cina.
Un altro punto importante riguarda la responsabilità delle aziende per la valutazione del rischio di una propria Intelligenza Artificiale. In altre parole, qualora un’azienda dovesse sviluppare una IA, dovrà conseguentemente studiarne anche i potenziali pericoli e offrire una classificazione, che permetterà ai Governi di valutare quale impatto potrebbe avere sulla società e sui diritti delle persone.
Sanzioni per le aziende
Come citato dal testo della bozza, “I sistemi AI ad alto rischio possono essere immessi sul mercato dell’Unione o messi in servizio in altro modo a condizione di rispettare i requisiti obbligatori”. Ed è per questo motivo che, sempre nella bozza, è contenuta anche una proposta di sanzione fino al 4% del fatturato per le aziende che non rispetteranno tali regolamenti.
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Nel provvedimento sono contenuti molti altri paletti all’utilizzo di questa tecnologia, che dimostrano come la strada intrapresa sia al contempo affascinante ma anche preoccupante: l’Intelligenza Artificiale sarà davvero il futuro cuore pulsante dell’umanità, ma potrà essere uno strumento devastante se privo di regolamentazioni concrete.