Apple, dopo cinque anni, è tornata ufficialmente sul trono delle vendite di smartphone. Il motivo principale è il boom di vendite che ha vissuto iPhone 12, ma non si tratta dell’unica motivazione per descrivere la “nuova ascesa” di Apple al vertice
Nel decennio appena trascorso il mercato della tecnologia ha potuto assistere alla definitiva consacrazione degli smartphone, che hanno permesso una netta evoluzione nell’utilizzo dei telefoni cellulari rispetto ai quali si era abituati in precedenza. Niente più semplici telefonate, SMS o qualche semplice gioco preinstallato: gli smartphone sono diventati veri e propri strumenti completi per interfacciarsi con una varietà di funzioni prima impensabile.
Alcune aziende sono riuscite a spiccare da subito sulle altre. Tra tutte, la menzione va fatta senz’altro per due colossi, Apple e Samsung, che per tutto il decennio scorso si sono date battaglia al vertice del mercato degli smartphone. Se fino al 2016 era l’azienda di Cupertino ad avere il primato, dal 2016 ad oggi Samsung è stata in grado di strappare il primato e di consolidare la propria posizione come leader nella vendita degli smartphone. Ora, però, le cose sono di nuovo tornate “al proprio posto”, con Apple di nuovo in cima alla classifica.
Apple: i motivi del ritorno al primato delle vendite di smartphone
I motivi che hanno ricondotto Apple sul trono della classifica degli smartphone venduti sono molteplici. In primo luogo, il fattore di più immediata comprensione è senz’altro il boom di vendite che ha avuto iPhone 12, un vero successo sul mercato, anche grazie al modulo 5G che rappresenta un notevole step in avanti per chiunque voglia restare al passo della nuova tecnologia di connessione mobile. L’azienda ha venduto ben 79,9 milioni di unità negli ultimi tre mesi del 2020, permettendo ad Apple di guadagnarsi una quota di mercato del 20,8%.
Oltre a questo, vi sono tanti fattori che non dipendono direttamente da Apple, ma dalle altre aziende concorrenti. In primo luogo, il calo di volume di Samsung pari all’11,8%, che ha fatto scivolare Samsung al secondo posto, per l’appunto lasciando il vertice all’azienda statunitense. Ma la complicità va anche al calo di altre aziende: una su tutte Huawei, che ha risentito delle sanzioni provenienti dagli Stati Uniti, un rallentamento di cui hanno beneficiato Xiaomi e OPPO, piazzate rispettivamente al terzo e quarto posto.
A conti fatti quindi un successo su due fronti: sia da un punto di vista interno all’azienda, con il successo enorme riscosso da iPhone 12, sia esterno, con alcuni passi falsi commessi da altre aziende concorrenti.
Un mercato in frenata, a causa del COVID-19
Il mercato degli smartphone in ogni caso ha vissuto un rallentamento da non sottovalutare. Come riportato da alcune fonti, nel corso di tutto il 2020 il calo è del 12,5%. Gli esperti sono concordi nell’affermare che si tratta di una conseguenza della pandemia da COVID-19.
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Al contrario, tra le cause che hanno permesso di evitare un tracollo totale rientra l’arrivo del 5G e la sempre più ampia popolarità degli smartphone di fascia medio-bassa, ormai veri e propri pionieri di un mercato che sembra orientarsi sempre di più in questa direzione.