Perchè andiamo a caccia di asteroidi e perchè valgono cifre ‘astronomiche’ una volta sulla Terra?

A caccia di asteroidi: la Nasa è pronta ad approdare su 16 Psyche e ha lanciato un app apposita: perché e quanto vale?

Perchè andiamo a caccia di asteroidi – MeteoWeek.com

Nel 2020 c’è stato l’Asteroid Day, la Giornata mondiale degli asteroidi che si celebra il 30 giugno.

Pochi i telescopi, in questa edizione 2020, che la pandemia di Covid-19 ha costretto a celebrare con eventi online.

Un’osservazione online a caccia di asteroidi è stata organizzata dal Virtual Telescope alle 1 del mattino del primo luglio, con il commento dell’astrofisico Gianluca Masi, coordinatore dell’Asteroid Day in Italia e responsabile del Virtual Telescope.

Ma perchè questa iniziativa? Perchè l’uomo è ossessionato dalla ricerca degli asteroidi?

Perchè sono sempre più numerosi e perchè la capacità di scoprirli diventa sempre più diffusa, in un’azione globale di sorveglianza che poterà aiutare a difendere la Terra dal rischio di eventuali impatti: gli asteroidi affascinano e nello stesso tempo sono una sfida.

Circa 50000 asteroidi l’anno vengono scoperti.

La maggior parte di essi fanno parte della cosiddetta fascia principale, localizzata tra Marte e Giove e quindi non costituiscono alcun pericolo per la Terra. Gli asteroidi NEO, quelli potenzialmente pericolosi per la Terra, sono molti meno. Di questi ne vengono scoperti circa 1000 nuovi all’anno.

Ed ecco perchè la Nasa si prepara ad approdare su 16 Psyche.

Cosa sappiamo su 16 Psyche

Asteroide 16 Psyche – MeteoWeek.com

Si tratta di una “roccia” larga 252 chilometri, gigantesca, essendo ben 17 volte più grande rispetto all’asteroide che milioni di anni fa spazzò via i dinosauri dalla Terra, favorendo poi “l’insediamento” dell’uomo.

16 Psyche è un asteroide composta quasi interamente da ferro e nichel, materiale che troviamo al centro della Terra, e di conseguenza il suo valore equivale a circa 10.000 quadrilioni di dollari, una cifra esageratamente immensa se paragonata al valore dell’intera economia mondiale, pari a 73.7 trilioni di dollari.

Proprio per questo la Nasa è pronta ad inviare una navicella spaziale, di modo da studiarne le origini, e capire magari se sia possibile in qualche modo “trasportare” quantità di ferro e nichel sul nostro pianeta.

16 Psyche orbita attorno al Sole, nella fascia degli asteroidi situata fra Marte e Giove, e secondo gli esperti è molto probabile che l’asteroide sia un “pezzo” di un altro pianeta che si è staccato o che si sia disintegrato nel corso dei millenni.

Al momento non si sa ancora quando la missione della Nasa scatterà, e fino ad oggi gli ingegneri spaziali americani si sono concentrati sulla progettazione e pianificazione, nonché sulla costruzione del veicolo spaziale che avrà appunto il compito di studiare il ricchissimo asteroide.

Secondo quanto sostengono gli scienziati dell’agenzia spaziale a stelle e strisce, studiare il corpo di questa immensa roccia potrebbe fornire delle informazioni molto precise su come siano formati i pianeti, a cominciare dalla nostra Terra.

Attraverso un magnetometro si cercherà di rilevare un potenziale campo magnetico, e se ne venisse individuato uno è probabile che 16 Psyche sia realmente un nucleo di un pianeta antichissimo.


Leggi Anche:


La Nasa lancia un’app che va a caccia di asteroidi

App della Nasa, Asteroid Data Hunter – MeteoWeek.com

Grazie ad Asteroid Data Hunter, un software multipiattaforma che analizza le immagini di potenziali asteroidi e permette di determinare quali oggetti devono essere monitorati, tutti coloro che posseggono un telescopio potranno caricare le proprie “immagini stellari” e analizzarle con l’app in dotazione al software.

Una volta catturata l’immagine e inserita nel database Nasa, il cacciatore virtuale di asteroidi potrà riconoscere l’oggetto segnalato e inviare i dati al Minor Planet Center per la conferma del risultato dell’osservazione.

Da una prima stima, tramite questa app si potrebbero individuare fino al 15% in più di asteroidi.

L’idea di creare tools semplici per “reclutare” volontari nella ricerca di asteroidi non è nuova e ha già funzionato in passato.

L’aspetto interessante e sicuramente utile da sfruttare è che l’occhio umano è estremamente abile ad individuare deboli oggetti in movimento, molto più di qualunque software.