Spot, il robot di Boston Dynamics ha ora un braccio

Spot, il robot quadrupede di Boston Dynamics, è ora dotato di un braccio, che gli permette di interagire con l’ambiente circostante in modo semi-autonomo e di compiere varie azioni

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Spot (visibile in piccolo sulla destra) durante il video pubblicato dalla Boston Dynamics: il robot scrive il nome dell’azienda con il proprio braccio, utilizzando un gesso – MeteoWeek.com | fonte: canale YouTube Boston Dynamics

Boston Dynamics, la celebre società di ingegneria e robotica statunitense con sede in Massachusetts sorprende tutti con l’ennesima novità, dopo lo strabiliante video di fine dicembre nel quale i propri automi Atlas, Spot e Handle ballano insieme per celebrare il nuovo anno. Esso, in poco tempo, è infatti diventato virale su YouTube, raccogliendo oltre 28 milioni di visualizzazioni alla data odierna. Dopo un mese “di pausa”, l’azienda è tornata in grande stile, sempre con un nuovo video: questa volta il protagonista assoluto è Spot, il quale appare dotato di un braccio – ovviamente robotico – utile per le mansioni più disparate. Ma prima di parlare di esso, facciamo un passo indietro.

Boston Dynamics “dona” un braccio a Spot

Secondo IEEE Spectrum, la rivista curata dall’Institute of Electrical and Electronics Engineers, associazione internazionale di scienziati professionisti con sede nel New Jersey, Boston Dynamics stava lavorando ad un braccio per il suo robot quadrupede Spot da almeno cinque anni.

Già nel 2018 l’azienda aveva pubblicato un video nel quale Spot utilizzava un braccio per aprire una porta. Il video conta quasi 88 milioni di visualizzazioni ed è il più popolare di Boston Dynamics presente su YouTube. Questo dimostrava già allora la volontà di trasformare Spot da una piattaforma di sensori altamente dinamica – ma per lo più passiva -, in un “manipolatore mobile” in grado di interagire con l’ambiente circostante.  In realtà, costruire un braccio era solo il primo passo: la parte difficile è far sì che quel braccio faccia esattamente ciò che è necessario. Ai tempi la vera domanda da porsi era se Boston Dynamics sarebbe riuscita a portare il braccio di Spot ad un livello di autonomia tale da essere commercializzato.


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A distanza di quasi tre anni, l’azienda sembra quindi esserci riuscita. Martedì, 2 febbraio, Boston Dynamics ha infatti annunciato la disponibilità commerciale del braccio di Spot, insieme ad un piattaforma basata su browser web chiamata Scout – che permette di controllarlo completamente a distanza da qualsiasi parte del mondo – ed un dock di ricarica automatico che darà al robot quadrupede ancora più indipendenza.

Il video

Ma parliamo un po’ più nel dettaglio del nuovo video della Boston Dynamics, pubblicato su YouTube per presentare ufficialmente il nuovo braccio di Spot. La clip dura poco più di due minuti e mostra il robot quadrupede svolgere varie attività: raccoglie la biancheria in casa riponendola in una cesta; apre una porta (come nel video del 2018); aziona un comando sollevando una leva e trasporta un blocco di calcestruzzo. Ma non solo: scava anche una buca e pianta un albero; disegna con un gesso sull’asfalto la scritta “Boston Dynamics” e gioca al salto della corda, facendola girare con l’aiuto di un secondo Spot. Insomma, un video che mostra chiaramente le abilità di Spot per quanto riguarda la “manipolazione” di cose e oggetti.

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Un estratto del video: con il proprio braccio Spot solleva da terra dei panni, riponendoli in una cesta posta sopra di lui senza farla cadere – MeteoWeek.com | fonte: canale YouTube Boston Dynamics

IEEE Spectrum evidenzia come il “corpo” di Spot sia dinamico anche con il braccio: non appare come una semplice base a quattro zampe ferma e statica. Infatti, chiedendo al robot di manipolare un oggetto, il suo braccio, le sue gambe e il suo busto lavorano tutti insieme per ottimizzare quella manipolazione. Inoltre, sembra che Spot sia in grado di utilizzare la forza delle proprie gambe per aumentare la forza del suo braccio, caratteristica visibile nel momento in cui trascina il blocco di calcestruzzo. Secondo gli scienziati della IEEE, la sua abilità nello scavare la buca per piantare l’albero è la caratteristica più particolare, nonché la più difficile da spiegare. Ma una cosa è certa: non si era mai visto un robot svolgere delle operazioni simili in un modo così preciso.

Il video – in soli tre giorni – ha già raccolto oltre 3 milioni di visualizzazioni.

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