Online il nuovo video del Garante della privacy, dedicato al valore dei dati personali e all’importanza di proteggerli con ogni mezzo. Un messaggio emozionale, volto a dimostrare la vicinanza dell’Autorità ai cittadini.
Ultimamente si parla tanto di privacy e trattamento dei dati personali: lo si è visto con WhatsApp e la sua decisione di imporre nuove condizioni da accettare entro inizio febbraio. Anche se è stato appurato che per gli utenti europei non cambierà sostanzialmente nulla, la grande migrazione ad app “rivali” di messaggistica istantanea (come Signal e Telegram) che ne è derivata ha portato WhatsApp – per via della confusione – a far “slittare” di tre mesi le nuove policy da accettare. Questi avvenimenti hanno dimostrato quanto gli italiani e i cittadini di tutto il mondo considerino la privacy dei dati un elemento importante, che non passa in secondo piano.
Ed è più che giusto, considerando che la privacy è un diritto fondamentale dell’individuo, ai sensi della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. A ribadire l’importanza di questo diritto inviolabile ha contribuito anche il Garante per la protezione dei dati personali (o Garante della privacy, GPDP). Infatti, giovedì scorso, 21 gennaio, è stato pubblicato dal Garante stesso un video su YouTube, con un titolo emblematico: “I tuoi dati sono un tesoro”. Tuttavia, prima di parlare del video è doveroso collegarci alla premessa iniziale: lo stesso Garante aveva infatti deciso di verificare la correttezza del discusso aggiornamento di WhatsApp.
Il video del Garante della privacy
Il video, lungo due minuti e mezzo, sintetizza il ruolo svolto – da quasi 25 anni – dal Garante per tutelare identità, sicurezza e diritti delle persone. Il claim appena menzionato ha un obiettivo molto chiaro: rendere consapevoli le persone che i dati personali valgono quanto un tesoro ed è importante proteggerli con ogni mezzo.
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Come affermato dall’agenzia Ansa, il video istituzionale del Garante porta con sé un messaggio emozionale: dai primi vagiti di un bimbo ad un’anziana che ritrova in una scatola il braccialetto identificativo da neonata, le immagini spiegano il valore dei dati personali e perché è importante proteggerli, nella vita di tutti i giorni. Soprattutto oggi, nell’era delle auto connesse, delle smart city, del riconoscimento facciale, dell’intelligenza artificiale, nell’era in cui ogni dato personale viene tracciato e memorizzato.
Un’idea nuova e particolare, perché mai prima d’ora il Garante per la protezione dei dati personali si era rivolto ai cittadini con questo linguaggio e con tale vicinanza. Un bel modo per inaugurare un nuovo corso per l’Autorità nella sua comunicazione.