WhatsApp sarebbe al centro di un grosso rischio: potrebbe ricevere una multa salata, per aver violato le norme privacy dell’Unione Europea
I problemi per WhatsApp non smettono di assillare l’azienda. Dopo lo “scivolone” sulle nuove politiche per la privacy, la società a capo dell’applicazione di messaggistica, acquisita da Facebook, si è trovata a dover fronteggiare una serie ininterrotta di grane in tutto il mondo. Di recente è giunto ad esempio un reclamo da parte del governo indiano, il quale ha richiesto di ritirare le nuove norme sulla privacy: proprio il mercato indiano, lo ricordiamo, è il più attivo al mondo sull’applicazione.
Nonostante l’azienda abbia garantito che le nuove policy non intaccano in alcun modo la privacy degli utenti, resta comunque il sospetto e soprattutto il dubbio sull’effettivo utilizzo dei dati personali che può farne. E’ pur vero, infatti, che se in Europa c’è il GDPR a difendere tutti noi utilizzatori, potrebbe non esistere lo stesso grado di protezione al di fuori dell’Europa.
In ogni caso, anche in Europa i problemi per WhatsApp sembrano non cessare: l’azienda rischia infatti una grossa multa.
WhatsApp e la probabile multa per violazione delle norme privacy in UE
L’app di messaggistica di proprietà di Facebook, infatti, potrebbe essere multata fino a 50 milioni di euro per violazioni delle norme sulla protezione dei dati dell’Unione Europea, secondo alcune informazioni pubblicate sulla stampa internazionale.
La sanzione preliminare (la cui cifra è ora in fase di consultazione con le altre agenzie per la protezione dei dati) sarebbe una delle sanzioni più grandi mai comminate ai sensi del Regolamento generale sulla protezione dei dati dell’UE, una serie di norme sulla privacy entrate in vigore nel 2018.
L’azienda potrebbe essere soggetta a una multa compresa tra 30 e 50 milioni di euro per non aver rispettato pienamente i requisiti di trasparenza previsti dal regime europeo della privacy. Ad essa potrebbe peraltro essere richiesto di modificare il modo in cui gestisce i dati degli utenti: il problema infatti è sorto dal fatto che le nuove policy non sono riuscite a informare adeguatamente gli utenti dell’UE (e anche extra-UE) su come avrebbe condiviso i loro dati con Facebook.
La probabile multa per WhatsApp, da svariati milioni di euro, è stata proposta ad altre agenzie europee per la protezione dei dati. Una decisione finale sull’effettivo importo della multa, però, non è prevista fino alla fine dell’anno.
Alcuni precedenti
Non si tratterebbe del primo caso in cui l’Unione Europea o un suo Paese avrebbe multato una società di questo calibro.
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L’autorità francese per la privacy ha già multato Google di 50 milioni di euro per violazioni della privacy separate, mentre la Commissione irlandese per la protezione dei dati, che ha l’autorità di regolamentazione su Facebook, ha recentemente emesso una sanzione di 450.000 euro contro Twitter. Ciò ha rappresentato la sua prima accusa pubblica nei confronti di una società della Silicon Valley: molte aziende di questa zona rientrano nella giurisdizione di Dublino, perché queste società sono legalmente domiciliate in Irlanda, principalmente per motivi fiscali.