Virus Egregor: perché l’FBI ha lanciato l’allarme sul nuovo malware

Continuano ad emergere nuovi malware e nuove potenziali truffe in questa transizione tra il 2020 e il 2021. Ora il pericolo è il virus Egregor, un malware per cui si è mobilitata anche l’FBI lanciando l’allarme

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Il virus Egregor ha colpito ad oggi più di 150 aziende, tra cui grandi nomi. – MeteoWeek.com

Negli scorsi giorni vi abbiamo proposto vari articoli inerenti ai virus informatici, che hanno delineato un fine 2020 piuttosto complicato per il mondo del Web. Oltre ai diversi malware di cui abbiamo trattato, sono state particolarmente diffuse anche le truffe sempre via Internet, soprattutto tramite il cosiddetto metodo “phishing”, in cui molti utenti sono incappati mediante servizi di uso comune (tra cui WhatsApp).

E’ notizia di ormai qualche mese che un nuovo malware, chiamato Egregor, sarebbe in circolazione e colpirebbe le più grandi aziende a livello internazionale, con ripercussioni anche per gli utenti finali. E, in merito, si è mossa anche l’FBI, segnalando tutta la pericolosità del virus.

Virus Egregor: in cosa consiste

Il nuovo virus Egregor è un malware in grado di bucare le reti aziendali, e in particolare di trafugare dati sensibili per poi chiedere un cospicuo riscatto alle vittime dell’attacco hacker. Il malware sarebbe in circolazione da settembre e avrebbe già colpito più di 150 aziende di piccole o grandi dimensioni. Tra queste rientrano alcuni autentici colossi, come Ubisoft, Randstand, Barnes and Noble, Kmart e Crytek.

Tramite questo virus i malintenzionati creatori di fatto obbligano a pagare il riscatto; lo stesso team di Egregor ha affermato che chi paga ottiene di nuovo i propri dati personali. Tuttavia, l’FBI non è dello stesso parere, dato che ha suggerito alle compagnie vittime degli attacchi di non pagare, bensì di affidarsi ai servizi di sicurezza.

Non è chiaro quindi al momento se le vittime che pagano il riscatto riescono effettivamente ad avere indietro i dati sensibili trafugati, o se sia soltanto un falso ricatto a scopo di guadagno del team. Ciò che è sicuro, per ora, è che il virus Egregor ha colpito per lo più aziende e utenti a capo di attività importanti: non si segnalano utenti privati, ma non è escluso che il malware potrebbe raggiungere ben presto anch’essi.

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Anche l’FBI è scesa in campo, suggerendo di non pagare il riscatto ma di affidarsi ai dipartimenti di sicurezza. – MeteoWeek.com

Come difendersi dal virus Egregor

Ciò non toglie ovviamente che ci sono precise misure da adottare per tutelarsi e per proteggersi dal virus Egregor. E i consigli provengono direttamente dall’FBI, che ha studiato a lungo il malware e ha compreso come evitare l’infezione nei propri dispositivi informatici.


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In primo luogo, è consigliato effettuare sempre un backup dei propri dati personali, in server o cloud sicuri. E’ poi consigliato aggiornare il più frequentemente possibile gli antivirus in proprio possesso, e soprattutto usare solo reti sicure. In tal senso è caldamente sconsigliato collegarsi a reti Wi-Fi pubbliche, perché di solito sono le più facili da raggiungere e da violare per gli hacker.

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