Netflix, la pubblicità è ufficiale: Microsoft entra a gamba tesa sulla piattaforma streaming

Dieci anni di onorata carriera, e poi il tonfo. Un calo di abbonati senza precedenti che ha lasciato sgomenta una compagnia del calibro di Netflix, che decisamente non si aspettava di subire una perdita del genere.

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Netflix apre le porte alla pubblicità – MeteoWeek.com

Cosa potrà mai essere successo a questo colosso dello streaming? Sicuramente la tanta concorrenza costituita da altre piattaforme come Disney+, Infinity+, PrimeVideo, e molte altre, che hanno iniziato a popolare il panorama della televisione online e quindi hanno creato una concorrenza a dir poco spietata.

E poi si sa, il pubblico è un essere volubile: basta un solo mese senza una novità che sia ritenuta degna di nota, ed ecco che l’abbandono è dietro l’angolo. E c’è anche la questione dell’aumento degli abbonamenti, uno spauracchio che ha fatto tanta paura ai clienti che preoccupati, hanno abbandonato la nave. Ed ecco che Netflix corre ai ripari…

Netflix… e adesso la pubblicità

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Netflix cede all’inserimento degli spot pubblicitari – MeteoWeek.com

Non voleva in alcun modo cedere a questa pratica ma alla fine anche Netflix ha dovuto capitolare: inserire degli spot pubblicitari all’interno dei suoi programmi.

Sarà a quanto pare Microsoft a gestire l’acquisizione di clienti della pubblicità e di conseguenza la vendita degli spazi pubblicitari, i cui prezzi varieranno in base alla fascia di orario in cui verranno inseriti, e soprattutto del programma in cui verranno inglobati.

Questo perché la proposta di abbonamenti con qualche spot pubblicitario che inframmezza le trasmissioni, darà la possibilità a Netflix di proporre ai suoi clienti degli abbonamenti meno cari, il che dovrebbe e potrebbe forse risollevare la questione relativa al calo degli abbonamenti e quindi aiutare il colosso dello streaming a riacquisire vecchi clienti persi e nuovi clienti.

Naturalmente ci saranno a disposizione entrambi i tipi di abbonamento, sia quello con gli spot pubblicitari inseriti all’interno dei programmi, sia quello senza interruzioni pubblicitarie. Anche se ovviamente ci sarà una differenza di prezzo tra le due tipologie di abbonamento.

Per Netflix si tratta di un grosso compromesso: nei dieci anni di attività in tutto il mondo, infatti, la dirigenza della piattaforma streaming si era detta sempre contraria alla introduzione della pubblicità nei suoi programmi, proprio per poter regalare ai suoi clienti un’esperienza di visione immersiva e molto completa, e soprattutto senza fastidiose interruzioni.

Ma purtroppo il calo degli abbonati nell’ultimo trimestre, ben evidenziato dai rendiconti trimestrali, ha forzato la mano e costretto la dirigenza di Netflix a cedere a Microsoft il comparto della vendita pubblicitaria per poter recuperare il recuperabile.

FONTE: Ansa.it

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