Google Health Studies: la tecnologia per aiutare chi dorme male ed ha problemi nel sonno

Come potremmo mai vivere senza Google. Nell’era tecnologica il gigante di Mountain View continua a sfornare soluzioni tecnologiche che hanno tante e buone implicazioni con la vita reale, dimostrando appieno l’annunciata intenzione di migliorare la vita dei suoi utenti.

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Google Health – MeteoWeek.com

In questo senso, Google ha aperto tutta una serie di applicazioni e divisioni atte proprio a studiare come creare dispositivi che possano monitorare le funzioni vitali, che non solo le studino ma diano anche soluzioni per migliorare la situazione.

Tra queste c’è Google Health, che sta sfruttando le tecnologie esistenti (come quelle installate sui dispositivi Fit per Android) ed i dispositivi stessi che monitorano la frequenza cardiaca e respiratoria per raccogliere dati sulla salute. Google sta ora testando il rilevamento del russamento e della tosse sui vari dispositivi per Android e per i device della serie Pixel.

Google Health Studies si dedica allo studio del benessere digitale

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Google Health si dedica allo studio del benessere digitale – MeteoWeek.com

Google Health Studies è stata aggiornata alla versione 2.0 proprio in questi giorni per poter essere di supporto attivo al lancio di uno studio sul benessere digitale. Le stringhe in quell’aggiornamento rivelano uno studio “Sleep Audio Collection” disponibile solo per i dipendenti di Google.

Ma ci sono dei requisiti ben specifici per poter prendere parte allo studio. Bisogna essere innanzitutto un Googler a tempo pieno e possedere uno smartphone Android per poter essere presi in considerazione. Inoltre bisogna essere un adulto che dorme da solo in una stanza, ossia non deve avere nessuno che dorma insieme a lui/lei, e non si può lavorare per un’azienda concorrente.

Il team di rilevamento della salute sta lavorando attivamente per portare una suite avanzata di funzionalità di rilevamento e algoritmi sui dispositivi Android con l’obiettivo di fornire agli utenti una visione significativa del loro sonno – dicono da Google di questa raccolta audio – che supporta questa missione fornendo i dati necessari per convalidare, ottimizzare e sviluppare tali algoritmi“.

Questi “algoritmi di tosse e russamento” si tradurranno in una funzione di “monitoraggio al posto letto” sui dispositivi Android che funziona in modo “protezione della privacy, sul dispositivo” per il “monitoraggio notturno di tosse e russamento“.

Non è chiaro se il rilevamento del russamento e della tosse sarà una funzionalità Android più ampia o un’esclusiva Pixel. Probabilmente i Pixel saranno i primi device in cui debutterà, ma poi non è chiaro in quale app sarà inserita la funzionalità. Forse Google Fit e Clock, che sono i candidati più ovvii.

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