Il passaggio al nuovo digitale terrestre fa registrare un picco di malfunzionamenti che tuttavia potrebbero essere facilmente risolti con semplici accortezze
Pensavamo di essere preparati al passaggio alla nuova tecnologia e standard tv DVB T2. Dal punti di vista tecnico il mercato ha sostenuto il cambiamento grazie ad importanti investimenti ed al sostegno del governo. Bonus rottamazione e bonus tv hanno consentito a molti cittadini di svecchiare il proprio patrimonio tecnologico domestico.
Ma nonostante un cronoprogramma chiaro, una distribuzione capillare delle informazioni, i media ed il costante martellamento legato al passaggio, non si tratta di uno switch off così poi rapido ed indolore.
Molti utenti infatti stanno riscontrando una serie di problematiche a carico dei loro apparecchi televisivi che impediscono di fatto la visione dei canali abituali. Non tutti dunque sono riusciti a superare questa attività totalmente indenni. Tuttavia alcuni disservizi legati alla ricezione possono essere risolti in autonomia. Senza dover rivolgersi ad un antennista, piuttosto che ad un tecnico esperto.
Comprendere le motivazioni per le quali non si è più in grado di riuscire a vedere normalmente i propri programmi preferiti non è un’operazione immediata. Va detto però che la verifica di alcuni aspetti legati al settaggio e ai prerequisiti dei nostri apparecchi tende a diminuire le variabili. Andando ad individuare la ragione a monte del malfunzionamento.
Come risolvere facilmente le principali problematiche che si stanno verificando nella fase di roll-out al nuovo segnale del digitale terrestre
La primissima valutazione da effettuare è a carico della nostra televisione, se questa è di ultima generazione. O piuttosto del decoder, qualora si sia deciso a priori di non rottamare l’apparecchio ma “salvarlo” con l’inserimento di uno strumento a supporto della ricezione. Se avete registrato le anomalie a partire dall’8 marzo è più che probabile che gli apparecchi a vostra disposizione non siano in grado di codificare il segnale MPEG-4. In questo caso dovrete misurarvi con nuove abitudini, ripensando alla programmazione partendo dal canale 500. Questo ad esempio corrisponde a Rai 1 HD, e da li la numerazione va a seguire.
Altra situazione comune e ricorrente è la scarsa potenza del segnale, motivo per il quale molti canali risultano non più visibili, o talvolta sembrano trasmessi a scatti. Questo è il caso in cui si dovrà considerare la possibilità di potenziare l’apparecchio di ricezione, in quanto l’antenna utilizzata non è in grado di intercettare correttamente il DVB T2.
Ovviamente da menzionare tra le opzioni c’è anche la possibilità che la tv o il decoder necessitino semplicemente di un canonico reset del software. Quella di togliere corrente, e ridarla dopo qualche istante, è una soluzione apparentemente brutale, ma che in realtà rispetta tutti gli standard consigliati da fior fior di esperti. Spegni e riaccendi. E in molte occasioni, funziona.