Nel 2014 un oggetto misterioso illuminò il cielo della Nuova Guinea, ora sappiamo cos’è

Otto anni fa, nel 2014, avvenne un fatto nei cieli terrestri che solo oggi ha avuto una spiegazione. Un oggetto celeste, all’epoca, ha sorvolato i cieli della Papua Nuova Guinea: oggi grazie al Comando Spaziale Statunitense (USSC) sappiamo che si trattava di un piccolo meteorite proveniente da luoghi remoti della Via Lattea, quindi non facente parte del nostro sistema solare.

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La storia del piccolo asteroide della Nuova Guinea – MeteoWeek.com

Il meteorite era di dimensioni molto piccole, meno di 50 metri, ed aveva una particolarità: la velocità con cui si è avvicinato alla Terra era di oltre 210.000 Km/h, un valore molto più alto della velocità media degli asteroidi, e quindi per questo ha suscitato molta curiosità nella comunità scientifica.

Già nel 2019 si era provato a spiegarne l’origine: lo studio dell’epoca riteneva (in via ipotetica) che la sua provenienza fosse extrasolare al 99,9% di probabilità. Insomma ciò che già sappiamo, anche se l’articolo non fu mai pubblicato né messo al vaglio della comunità scientifica, ma diede anche il via a nuovi approfondimenti.

L’origine dell’asteroide della Papua Nuova Guinea è senz’altro interstellare

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Via Lattea – MeteoWeek.com

L’origine dell’oggetto stellare rilevato nei cieli della Papua Nuova Guinea, secondo la nota dell’USSC, è senza dubbio interstellare, stando anche ai dati raccolti in merito alla sua traiettoria. Al momento tuttavia questo piccolo asteroide non è più in viaggio nei nostri cieli, dal momento che si è disintegrato, o meglio vaporizzato, a contatto con la nostra atmosfera.

Secondo gli studi condotti a proposito di questo corpo stellare, pare si sia schiantato nelle acque dell’Oceano Pacifico e, si pensa, alcuni detriti avrebbero potuto essere studiati se non fosse che il recupero in acqua è pressoché impossibile. Ma c’è ancora speranza, dal momento che gli studiosi che stanno esaminando questo fenomeno hanno deciso di approfondire e stanno cercando aiuto da alcuni esperti di recuperi sottomarini per capire se ci sia la possibilità di recuperare con una spedizione oceanica i detriti della meteora.

Sicuramente non è un qualcosa che si potrà concretizzare, almeno per l’immediato futuro, ma di certo gli studiosi non perdono le speranze. Così come sono convinti che questo piccolo asteroide, al pari di un altro corpo interstellare chiamato Oumuamua, ad esempio,   possa essere frutto di una tecnologia aliena abbandonata e non di una meteora o cometa interstellare.

Omuamua è un corpo interstellare rilevato circa 3 anni fa, del quale ancora si cerca di capire la natura, che a differenza di quello individuato nei cieli del Paese Oceanico è ancora in viaggio e sembra che presto sia destinato a lasciare il nostro sistema solare.