Axiom 1 è decollato: il primo taxi spaziale di Elon Musk per la Stazione Spaziale

Il decollo è stato effettuato alle 17,17 da Cape Canaveral, il 9 aprile, con uno dei taxi spaziali di Elon Musk, sospinta dal razzo vettore Falcon 9. Quattro piloti a bordo, di cui tre imprenditori che hanno pagato il biglietto da 55 milioni di dollari. Insomma, giusto qualche centesimo.

Il lancio del 9 aprile – MeteoWeek.com

La ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, che nonostante il periodo di conflitto continua a lavorare, ha assistito a qualcosa di magico. E lo farà fino al 2028, quando entrerà in gioco  “Axiom Station”, una nuova base orbitante attorno alla Terra, progettata e sviluppata dalla compagnia privata americana “Axiom”, con una cooperazione che vede anche il lavoro delle aziende italiane. I moduli in totale saranno 4, e attaccati partendo dal Nodo-2 della ISS (realizzato quasi interamente in Italia), per poi restare indipendenti del tutto quando la ISS verrà dismessa, entro il 2031.

E il primo equipaggio “Axiom” è decollato il 9 aprile alle 17,17 da Cape Canaveral con uno dei taxi spaziali di Elon Mus. Il lancio è stato a dir poco perfetto, con il rientro automatico del primo stadio del razzo che si è posato 10 minuti dopo su una piattaforma terrestre, per essere poi rimesso in pista per un secondo lancio. La Crew Dragon, stesso tipo di navicella che il prossimo 21 aprile porterà in orbita Samantha Cristoforetti, è stata lanciata con a bordo tre persone, imprenditori addestrati per un breve soggiorno orbitale, con un astronauta specializzato.

Axiom, il taxi del futuro

L’equipaggio sull’ISS-meteoweek.com

La differenza rispetto alle missioni di precedenti, sta nell’equipaggio: astronauti “privati” o “astro-turisti”, in questa occasione i tre imprenditori, che avranno il compito di  lavorare in orbita come fossero astronauti di professione. L’equipaggio è composto dall’ex astronauta della Nasa con quattro esperienze di voli Shuttle, Michael López-Alegría, astronauta spagnolo ma cittadino statunitense, i tre imprenditori privati: il pilota americano Larry Connor, l’ex pilota israeliano Eytan Stibbe e il canadese Mark Pathy. Un biglietto per lo spazio che ai tre è costato la cifra di 55 milioni di dollari. A testa.

Durante la missione , che durerà dieci giorni, l’equipaggio ne trascorrerà otto sulla ISS per condurre ricerche scientifiche e tecnologiche, anche per una questione commerciale. L’accordo stipulato con la Nasa, garantisce sin da ora due trasferimenti all’anno di astronauti (e privati) sulla ISS, con il prossimo, Axiom-2, in programma per fine 2022, nonostante il conflitto. Nelle future missioni sarà presente anche un italiano, di cui andare molto fieri: stiamo parlando  del colonnello dell’Aeronautica militare e cosmonauta Walter Villadei, che da alcuni mesi si sta addestrando al Johnson Space Center della Nasa, a Houston, ma prima ha avuto modo di fare una “infarinatura” in Russia.

L’Italia con le sue aziende è presente anche in questo programma spaziale. Ma non solo! Thales Alenia Space (joint venture tra Leonardo e Thales) sta progettando, sviluppando e testando per Axiom la struttura primaria e il sistema di protezione da micro meteoriti e detriti sia per il “Nodo 1” sia per il Modulo abitativo (AxH). Insomma, ancora una volta possiamo dirci orgogliosi. Nel mentre, i tre non astronauti e il pilota si stanno godendo una vista spettacolare.