Nuovo allarme dal Sole: rischio super-eruzione e tempesta magnetica, ma quanto dobbiamo preoccuparci?

Una nuova tempesta solare sta per raggiungere il nostro pianeta con conseguenze del caso che si anticipano come particolarmente rischiose 

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La violenta eruzione di materia che è esplosa dalla fotosfera del Sole è un classico esempio di brillamento solare. E’ l’intensità a stabilire quanto impatto avrà sui sistemi di comunicazione terrestri, in una scala che si articola in in cinque classi di potenza – Meteoweek.com

A dare l’allarme sono stati i telescopi spaziali Solar Dynamics Observatory della Nasa e Solar and Heliospheric Observatory (Soho) di Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa). Gli strumenti hanno infatti raccolto i dati relativi ad una potente esplosione sulla superficie solare avvenuta nei giorni scorsi.

Il  brillamento ha avuto luogo il 30 marzo e la sua intensità è stata notevole. Come molti della sua tipologia è stato accompagnato dal rilascio di una bolla di plasma che si traduce regolarmente sotto forma di tempesta magnetica. La direzione? Ovviamente il nostro Pianeta. Il fenomeno visto dalla alte latitudini si traduce sotto forma di colorare e sognanti aurore boreali, ma fatto salvo la componente fascinatoria rimane pericoloso e potenzialmente distruttivo. Ed è per ragioni di questa portata che, seppur nella sua ortodossia, l’ultima attività vivace del Sole sta preoccupano gli scienziati di tutto il mondo.

La portata dell’evento atmosferico e come questo sta influenzando le comunicazioni oltre che le ordinarie frequenze terrestri

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Sono lee particelle energetiche emesse da questi fenomeni solari ad essere le prime responsabili dei fenomeni come le aurore boreali e quelle australi. Nella loro eleganza racchiudono il fascino distruttivo dell’universo – Meteoweek.com

Sono le parole di Mauro Messerotti, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e docente all’Università di Trieste, a raccontarci come la tempesta solare che sta raggiungendo la Terra abbia mostrato la sua prima facciata brutale. Secondo quanto dichiarato dallo scienziato, questo brillamento ha raggiunto la classe energetica più elevata ovvero la classe X. Come conseguenza della forza esplosiva dovuta all’emissione delle particelle solari si sono registrati dei significativi blackout per le onde radio sulle Americhe. Le classi di questi fenomeni sono cinque, e sono articolate in ordine crescente di potenza sono A, B, C, M e X. Ogni classe è dieci volte più potente di quella precedente. Si capisce quindi che siamo di fronte ad una situazione davvero importante.

Tuttavia le aspettative circa le conseguenze della tempesta sembrano  di natura moderata. Sempre Messarotti infatti riferisce che, dalle registrazioni effettuate, le particelle energetiche sarebbero arrivate oggi alle 4:10, ora italiana. E’ stato così possibile rilevare una debole tempesta geomagnetica. Questa inoltre è da considerarsi già in fase calante.

Fortunatamente dunque le nostre reti internet, tra i sistemi più sensibili alle tempeste geomagnetiche, sono salve. Gli scienziati continueranno a vegliare con attenzione sulle attività solari. Mentre a noi utenti sarà ancora garantito il chattare e oltre che pubblicare foto sui nostri social preferiti. E tra queste, in via del tutto eccezionale, non mancheremo di trovare dei post che ci racconteranno delle splendide aurore prodotte dal fenomeno, che anche per questa volta, ci regala panorami mozzafiato oltre a frame che non hanno bisogno di filtri per rendersi affascianti.