Il gruppo degli Anonymous è intervenuto nella faccenda tra Ucraina e Russia, non a caso aveva già detto che cosa avrebbe detto e quale sarebbe stata la sua posizione in caso fosse scoppiata una guerra senza precedenti. A quanto pare non mentiva, e adesso sembra proprio che abbia dei piani in mente pazzeschi; quali?
Gli Anonymous sono considerati i cybercriminali più famosi che ci siano, oltre che quelli maggiormente pericolosi per via delle loro abilità di hacking superiori a qualunque altro esperto informatico esistente. Agiscono come un gruppo e si definiscono essere una legione implacabile, il che potrebbe essere anche vero dal momento che non si sa molto su di loro.
I loro attacchi hacker sono iniziati di recente, e lo hanno fatto sapere a tutti noi con un tweet da parte di Battalion 65 – che da quel che pare dovrebbe essere una organizzazione prettamente associata agli Anonymous – in cui viene detto che sono riusciti a violare la Roscosmos, cioè l’agenzia spaziale russa. Così facendo non potranno più avere il controllo dei propri satelliti spia.
Tuttavia, la Russia non è rimasta in silenzio e ha negato a priori quanto detto dagli hacker. il CEO della compagnia, ossia Dmitry Rogozin, ha rilasciato un comunicato stampa in cui vengono dette queste parole: “Le informazioni pubblicate da questi truffatori e graziosi truffatori sono false. Tutti i nostri centri di controllo spaziale funzionano come al solito“. Ma allora hanno mentito?
L’esito dell’attacco
In realtà, non è stata né confermato e tanto meno smentito, il che vale a dire che la situazione sia sospesa su un filo molto sottile e che potrebbe spezzarsi da un momento altro. Comunque sia gli hacker, in merito all’invasione della Russia, hanno commentato duramente: “Non ci fermeremo finché non smetterai di sganciare bombe, uccidere civili e tentare di invadere. Torna, cazzo, in Russia“.
Per quanto riguarda le azioni di hackeraggio, sembra che Rogozin voglia utilizzare questa situazione come una sorta di giustificazione per la battaglia, o almeno ciò è quanto si evince dalle dichiarazioni che vengono fatte. Viene detto, per l’appunto, questo: “Disattivare i satelliti di qualsiasi paese è in realtà un casus belli, una causa di guerra“.
Il CEO, oltretutto, ha voluto assicurarsi che i propri satelliti non subissero danni contattando la società OneWeb, che sarebbe l’azienda tecnologica britannica che si occupa di amministrare garanzie per il paese. In caso non ci fosse la dovuta protezione, Rogozin ha annunciato che annullerà il lancio dei 36 satelliti dal cosmodromo di Baikonur senza risarcire la compagnia se tali assicurazioni non ci saranno.
Comunque, al di là di tutto ciò, secondo il CEO è impossibile che qualcuno riesca ad hackerare i suoi dispositivi. I segmenti e l’industria spaziale sembra che siano altamente protetto dal punto di vista informatico, dunque non è chiaro se possano riuscirci o meno. In ogni caso, gli Anonymous hanno affermato che non si arrenderanno, dunque si prospetta essere una battaglia molto dura per entrambi o fronti.