Gli hacker che avevano preso di mira NVIDIA sono ritornati all’attacco con un nucoo piano ancora più pericoloso rispetto a quello di prima: adesso stanno puntando a qualcosa di molto più grande, quindi è chiaro che abbiano deciso di sfidare fino all’ultimo la nota casa produttrice. Cosa hanno chiesto?
La situazione, a quanto pare, è degenerata drasticamente. All’inizio sembrava che la faccenda si fosse conclusa con l’attacco di Lapsus$ e il tentativo di NVIDIA di rispondere con la stessa medicina, fallendo. Tuttavia, il gruppo di cybercriminali non si è fermato e ha scelto di continuare di proposito.
Ce lo ha fatto sapere tramite un post su Telegram, nel quale viene dato un vero e proprio ultimato a NVIDIA. Viene detto, in sintesi, che l’azienda debba rendere i driver Windows, macOS e Linux opensource oppure pubblicheranno tutti i segreti della società come alcuni file tecnici. Da quel che abbiamo detto sembra che sia una faccenda molto seria, ma sarà davvero così?
Il post di Lapsus$
A dire la verità in tanti hanno dimostrato di avere un certo scetticismo, infatti nessuno crede che l’azienda accetti le condizioni degli hacker e tanto meno che decida di scendere a patti con loro. Probabilmente hanno puntato a danneggiare la posizione di NVIDIA in qualità di compagnia, ma da questo punto di vista non siamo convinti del fatto che ci possano riuscire, o almeno, non siamo ancora arrivati a quel punto.
In aggiunta, le minacce dei cyber criminali non appaiono essere così serie come quelle di tanti altri gruppi dello stesso genere. E per quanto NVIDIA possa essere disposta a migliorare la sua politica open source, sicuramente non lo farà né perché ha paura di loro e tanto meno per fare un favore a qualcuno. Oltretutto c’è un altro fattore da considerare: i diritti dei file.
Anche se decidessero di renderli di dominio pubblico, le aziende è probabile che possano tenersi alla larga per il semplice fatto che non sarebbe legale copiare la tecnologia in possesso di NVIDIA, di conseguenza rischierebbero di essere denunciate; nessuno sarebbe tanto pazzo da prendersi questa responsabilità.
In conclusione, è probabile che possa trattarsi di uno scherzo di cattivo gusto, o quanto meno di un tentativo di costringere la società a rendere open source i driver richiesti. Ma è meglio non sottovalutare gli hacker dal momento che potrebbe succedere di tutto e di più in qualunque momento. Di seguito vi riportiamo il messaggio postato su Telegram:
“Dopo aver valutato la nostra posizione e quella di NVIDIA, abbiamo deciso di aggiungere un ulteriore requisito. Chiediamo che NVIDIA si impegni a rendere COMPLETAMENTE OPEN-SOURCE (e distribuire sotto licenza foss) i propri driver GPU per Windows, macOS e Linux, da ora e per sempre. Se questa richiesta non sarà soddisfatta, venerdì rilasceremo tutte le informazioni su processori grafici con i design e i file di progetto, per tutte le recenti GPU NVIDIA inclusa la RTX 3090Ti e le prossime versioni in lavorazione. Questo include tutti i file con estensioni come .v, .vx, .vg e altri. Quindi, NVIDIA, la scelta è tua! O rendere ufficialmente aperti gli attuali e tutti i futuri driver per tutte le schede open source, mantenendo i segreti commerciali di Verilog e dei chipset…beh, segreti. Oppure non rendere i driver open source, facendoci rilasciare l’intero file con tutti i segreti dei processori in modo tale che tutti non solo conoscano i segreti dei tuoi driver, ma anche i vostri segreti commerciali più gelosamente custoditi per le GPU e i processori che usate in altri settori“.