E’ stato scoperto un nuovo esopianeta a poco più di quattro anni luce dalla Terra: si chiama Proxima ed orbita intorno alla stella Proxima Centauri, la più vicina al nostro Sistema Solare. La sua esistenza è stata resa nota a seguito di uno studio specifico sugli esopianeti. In passato erano già stati scoperti due esopianeti che orbitano intorno a questa stella.
E’ stato scoperto un nuovo esopianeta orbitante intorno alla stella Proxima Centauri, che si trova a poco più di quattro anni luce dalla Terra. La scoperta è stata possibile grazie al Very Large Telescope (VLT), gestito dall’European Southern Observatory, conosciuto come ESO. Un piccolo passo avanti per la comprensione dei sistemi planetari diversi dal nostro e di grande interesse perché è molto vicino al Sistema Solare.
Il nuovo pianeta vicino a Proxima Centauri
Gli scienziati hanno puntato il loro obiettivo verso il sistema di Proxima Centauri, la stella più vicina al nostro Sistema Solare poiché dista a poco più di quattro anni luce, e hanno trovato un nuovo incredibile esopianeta. In passato nell’orbita di questa stella erano già stati trovati altri due esopianeti, Proxima b e Proxima c, ma ora ne è stato trovato un altro.
Il nuovo esopianeta si trova molto vicino al nostro Sistema Solare ed è stato possibile individuarlo grazie al Very Large Telescope e in particolare a uno dei suoi strumenti scientifici: lo spettrografo ESPRESSO. Il nuovo pianeta è stato chiamato Proxima d e tracce della sua presenza erano già state trovate in una precedente campagna osservativa. Grazie alle nuove osservazioni le prove sono più concrete.
Ma cosa sappiamo di questo nuovo pianeta così simile alla Terra? Dopo le recenti osservazioni, i ricercatori hanno pubblicato un nuovo studio in merito, nel quale sono stati pubblicati tutti i dati rilevati e le caratteristiche del “nuovo” pianeta. Analizziamo insieme cosa è stato scoperto dai ricercatori.
Le caratteristiche del nuovo pianeta
In primo luogo, sulla base dei dati rilevati, è emerso che l’esopianeta Proxima d dovrebbe avere una massa di circa il doppio di quella di Marte o 0,26 masse terrestri. Inoltre, dovrebbe ruotare intorno alla stella Proxima Centauri a una distanza di 0,029 au (poco più di 4,3 milioni di km o meno di un decimo della distanza di Mercurio dal Sole) con un’orbita di tipo circolare della durata di appena 5,12 giorni. In pratica, questa orbita si posiziona tra la stella e la zona abitabile dove invece si trova Proxima b.
L’esopianeta Proxima b è stato scoperto diversi anni fa grazie allo strumento scientifico HARPS di uno dei telescopi dell’ESO. La conferma della sua presenza arrivò proprio grazie a ESPRESSO che dispone di una maggiore risoluzione e ha poi permesso anche la scoperta di Proxima d. Gli scienziati, inoltre, hanno evidenziato che il nuovo pianeta di Proxima Centauri è anche quello con la massa minore mai scoperto con la tecnica della velocità radiale.
La tecnica della velocità radiale rileva le oscillazioni infinitesimali nel movimento della stella dovute all’attrazione gravitazionale di un pianeta che gli orbita intorno. Grazie all’alta risoluzione di questa tecnica è possibile individuare movimenti con velocità di appena 1,44 km/h, come nel caso di Proxima d. Sicuramente, questa tecnica verrà molto utilizzata in futuro.