Non ne siamo sorpresi esiste la dipendenza da smartphone. Vediamo quindi di che cosa si tratta, quali sono i sintomi e come rimediare alla situazione secondo gli esperti che stanno studiando il fenomeno.
L’invenzione degli smartphone ha decisamente cambiato la società, divincola tra chi reputa una scelta saggia possederne uno e da chi invece manco si ricorda di averlo. Partendo da semplici telefoni cellulari, anche molto grandi e con le antenne e sportellino, si è passati poi a dispositivi sempre più piccoli, più belli, più funzionali, che tramite app e fotocamere riescono a sostituire macchie fotografiche e veri e propri pc.
Oggi tutti possiedono un telefono cellulare e tutti non riescono e non possono farne a meno. Inutile fare gli alternativi: serve per il lavoro, per la famiglia, come navigatore. “Io lo lascio anche a casa a volte, me lo dimentico proprio” e poi sono i primi che lo cercano proprio perchè ne hanno bisogno. Non giriamoci attorno: nel 2022, tutti controlliamo sempre di averlo a portata di mano. Sono stati fatti degli studi a proposito di questo rapporto, ormai morboso, con i telefoni ed ecco qui di seguito che cosa è emerso.
Monofobia: la dipendenza da smartphone
Diciamolo pure senza nasconderci dietro ad un dito: lo smartphone ha facilitato molti aspetti della vita quotidiana e questo è fuori qualsiasi dubbio. Ma se da una parte è molto comodo, dall’altra la disponibilità di servizi, di applicazioni, di giochi, di qualsiasi cosa, ha portato le persone a sviluppare una dipendenza che prende il nome di “nomofobia”. Motorola qualche tempo fa ha portato avanti uno studio su migliaia di persone e i dati che sono emersi sono stati a dir poco scioccanti. Molte persone sentivano la mancanza del telefono addirittura mentre compilavano il questionario! Una vera e propria dipendenza, Altri hanno ammesso di preferire lo smartphone ad un incontro con amici e parenti, e questo fa capire quanto possa essere alienante. Molti lo vedono addirittura come il “migliore amico”. E non ci sono differenze di età, quindi non puntate il dito agli adolescenti… le persone avevano anche 50-60 anni.
I sintomi di questa dipendenza sono:
- controllo ossessivo delle chat e delle notifiche dei social media
- addormentarsi con il telefono in mano
- controllare le notifiche e i messaggi appena si apre gli occhi la mattina
- manifestare disagio se il telefono è scarico
- aver paura di perdere le informazioni del giorno
- ignorare le persone in una conversazione per guardare lo smartphone
Tutto questo comporta una serie di conseguenze sia fisiche che psicologiche. Il fisico ne risente per i disturbi agli occhi, mal di testa, mancanza di sonno, disturbi del sonno, dolori alle mani e assolutamente non fa bene avere addosso costantemente un oggetto che si collega a bluetooth e wifi. Mentre dal punto di vista psicologico questo comportamento crea ansia, crea ossessione, tende ad isolare la persona, a renderla molto più chiusa. Potrà sembrare un paradosso ma è proprio così.
Come risolvere
Per prima cosa, limitare l’uso dei social: se non postate, sarete meno propensi a tirare fuori il telefono. Eliminare le notifiche della chat di gruppo, stabilire le ore di utilizzo e per il resto del tempo non considerare il telefono, lasciarlo in borsa o in un’altra stanza, spegnerlo alla notte, quando si parla con una persona mettere il silenzioso e metterlo in tasca o nella borsa. Ma volete sapere una cosa buffa, un autentico paradosso? Ci sono alcune app apposite per riuscire a combattere la dipendenza da smartphone.