Sarà una spettacolare collisione. E’ questa la fine segnata del Falcon 9, uno dei razzi di Elon Musk, progettati e costruiti da SpaceX, che ci sta facendo di fatto osservare la Terra. Il detrito spaziale è passato per l’ultima volta alla minima distanza dal nostro Pianeta, con tanto di diretta da parte di Virtual Telescope Project lo scorso 7 e 8 febbraio.
Il countdown per l’ultima parte del viaggio di Falcon 9 è ormai scattato: un booster del razzo di SpaceX si schianterà sulla superficie lunare a marzo, il 4 per l’esattezza. Il booster dello stadio superiore fa parte di un razzo Falcon 9 che SpaceX ha lanciato nel febbraio 2015 dalla Cape Canaveral Air Force Station, in Florida.
Il razzo trasportava il satellite Deep Space Climate Observatory (DSCOVR), uno sforzo congiunto guidato dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti e dalla NASA.
Falcon 9 in orbita incontrollata per sette lunghi anni
Tuttavia, dopo aver completato la sua missione, lo stadio superiore era così alto che non aveva abbastanza carburante per tornare sulla Terra, da qui la scelta di metterlo in un’orbita incontrollata (a causa delle forze gravitazionali concorrenti di Terra, Luna e Sole) per sette lunghi anni. Ora, i localizzatori satellitari hanno mostrato la sua traiettoria: il razzo andrà a sbattere contro il lato opposto della luna.
Il Virtual Telescope Project, con sede a Roma, ha già offerto webcast gratuiti il 7 e 8 febbraio, durante i quali è stato seguito il booster Falcon 9 sulla sua traiettoria verso la luna. I webcast sono disponibili online.
Il razzo dovrebbe schiantarsi sulla luna alle 7:25 EDT (1225 GMT) del 4 marzo, secondo una dichiarazione del Virtual Telescope Project. Tuttavia, poiché l’impatto avverrà sul lato opposto della luna, non sarà visibile dalla Terra. “Circa un mese prima, però sarà visibile dalla Terra per l’ultima volta e lo abbiamo mostrato dal vivo al mondo intero“. Così un entusiasta ha affermato Gianluca Masi, astronomo del Virtual Telescope Project. “L’8 febbraio, in particolare, il razzo è stato più luminoso e più vicino al nostro pianeta, muovendosi molto velocemente attraverso le stelle“.
Anche gli astronomi dilettanti possono tracciare la rotta accelerata del razzo utilizzando il tracker Ephemeris di Unistellar, che consente agli spettatori di selezionare un obiettivo e individuarne la posizione nel cielo notturno, in base alla posizione dell’osservatore e alla data di osservazione. Anche se questa collisione lunare involontaria non sarà visibile dalla Terra, la speranza è che i veicoli spaziali in orbita attorno alla luna come il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA e l’indiano Chandrayaan-2 saranno in grado di studiare il cratere risultante, o qualsiasi materiale del sottosuolo venga espulso da l’impatto.