Cosa sta succedendo nel mercato dei bitcoin?

La volatilità delle monete virtuali che hanno sconquassato e rivoluzionato il mercato, appassionato ma diviso i popoli, è stata sempre una caratteristica che ha contraddistinto le criptovalute nel corso della sua storia, breve finora ma intensissima. Eppure, ora, sta accadendo qualcosa di pensabile, ma non in questi termini.

Bitcoin in crisi 20220127 cell
La crisi delle criptovalute rischia di durare a lungo – MeteoWeek.com

La settimana nera dei bitcoin, ma anche Ether e non solo, ha bruciato qualcosa come 130 miliardi. E oltre. Il crollo in borsa non si era mai visto così preoccupante: 6,6% e conseguente scivolamento sotto la soglia dei 34.000 dollari per i bitcoin, con Ether che va oltre e cede il 7,6%, a 2.201 dollari. Sismo ai minimi di luglio.

La spiegazione sommario di quello che sta succedendo va ascritta all’ondata di vendite che si è abbattuta sulle criptovalute, legata principalmente a due fattori: fuga dai titoli azionari e forte giro di vite della Federal Reserve, che si prepara a un rialzo dei tassi di interesse.

Fino a quando durerà la crisi delle criptovalute

Bitcoin 20211227 tech
Il Bitcoin è in netto calo come anche l’Ether – MeteoWeek.com

Il terzo punto è insito nel numero di altrettante nazionali che si sono messe di traverso sulla corsa delle monete virtuali: la banca centrale russa ha recentemente proposto di vietare la criptovaluta e il suo mining, la Cina ha lanciato un divieto totale di commercio e estrazione mineraria, perfino l’India sta flirtando con l’idea di imporre lo stop.

I movimenti nei mercati delle criptovalute sono stati correlati alla vendita osservata in asset a rischio più elevato come i titoli tecnologici”. La crisi di Bitcoin ed Ether viene spiegata così dalla CNBC: “Gli investitori si preparano a una politica monetaria più restrittiva da parte della Federal Reserve statunitense e tassi di interesse più elevati”.

Juthica Chou entra nel nocciolo della questione: “È possibile che le preoccupazioni macroeconomiche, come la risposta della Fed ai tassi di inflazione, abbiano facilitato una maggiore attività di riduzione del rischio in generale – sostiene la responsabile del trading di opzioni OTC presso Kraken, sempre alla CNBC – il recente calo dei prezzi, insieme all’elevata volatilità, potrebbe portare a ulteriori vendite poiché i partecipanti cercano di ridurre il rischio”.
La situazione, stando alle previsioni, non è destinata a cambiare. Che fa rima, semmai a peggiorare. La crisi delle criptovalute non sarebbe ancora arrivata ai titoli di coda. Si prevedono altri miliardi bruciati in borsa.

Bisognerà a breve aggiornare numeri abbastanza chiarificatori della situazione in atto: bitcoin a 32mila dollari che perde quasi il 4% in un giorno, il 14% circa in una settimana. “E’ un testa-spalla ribassista” la definisce così questa crisi, Qui Finanza, citando alcuni analisti: “Una configurazione grafica che indica una netta ed inarrestabile inversione del trend”.

Secondo gli esperti si continuerà più o meno così, in discesa libera almeno fino a marzo. E poi? Poi chissà: la volatilità in fondo è una delle caratteristiche di questi criptovalute.