Una gestione poco curata di un evento dei 5 Stelle al Senato, ri-trasmessa anche su Senato TV, ha portato ad un evento a dir poco “storico” nonostante non ci sia niente di bello da ricordare: Senato TV ha trasmesso 30 secondi di video hard con degli avatar. La colpa? forse un hacker. Ma l’aggiornamento a fine articolo risolve tutto.
Il canale televisivo di servizio che trasmette in diretta l’attività del Senato della Repubblica in Italia, Senato TV per intenderci, ha trasmesso per 30 secondi un video porno in formato Hentai, per sbaglio ovviamente. Una situazione imbarazzante soprattutto perchè il video non ha lasciato niente all’immaginazione, non era mai successo nulla di simile in Italia, e sembra davvero una mossa strategica di qualche hacker che voleva provocare i poteri forti. Il Senato TV ha ben poche colpe, se non quella di ritrasmettere un evento del Movimento 5 Stelle che trattava il tema della trasparenza nella Pubblica amministrazione. Più trasparente di così…
Durante l’evento, che potete vedere nella diretta ancora disponibile su Facebook sulla pagina del Movimento 5 Stelle con tanto di video hot non censurato, sono entrate diverse persone nella riunione, curiose di vedere cosa stava succedendo. Una delle persone entrata nel corso della diretta, ha deciso di condividere il proprio schermo facendo vedere a tutti i proprio “gusti”.
E’ difficile capire come sia potuto accadere un simile episodio: anche se i permessi non erano gestiti nel modo corretto, e tanti utenti avevano l’invito alla riunione, c’era comunque una regia che gestiva la trasmissione e che teneva sotto controllo le persone collegate: i contenuti in diretta dalla Camera del Senato, ripresi “live”, venivano mischiati con i contenuti che arrivavano dalla diretta esterna e quindi chiunque poteva assistere. Soprattutto perchè è stato causato tutto d aut errore. E’ possibile che qualcuno si sia introdotto nella diretta con le più cattive intenzioni, ma qualcuno dalla regia ha comunque mandato in onda, speriamo per per errore, il video incriminato.