Scoperto un mondo alieno superleggero e la sua massa è metà di quella della Terra. Ma che cosa sappiamo fino ad ora di questo nuovo mondo extraterrestre?
Sembra ieri che E.T volava su una bicicletta incantando tutti i bambini che, guardando la tv, sognavano di andare nello spazio. E Plutone, sbattuto fuori dal Sistema Solare? Anni fa, eppure sembra davvero passato pochissimo tempo. Ed eccoci qua, con l’ennesima scoperta spaziale, un pianeta classificato superleggero. Ma perchè? E’ un peso superleggero un pianeta che misura, come questo, fra i circa 5.000 pianeti esterni al Sistema Solare finora scoperti: si chiama GJ 367 b, la sua massa è circa la metà di quella con cui abbiamo classificato la Terra ed e’ anche molto veloce, perche’ ruota intorno alla sua stella in quasi otto ore, molto meno rispetto alle 24 che ne impiega il nostro pianeta, che in questo caso sembra il pigro della situazione.
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La scoperta di questo pianeta è pubblicata sulla rivista Science, una delle più autoritarie in questo tema, ed e’ stata possibile grazie al telescopio spaziale Tess (Transiting Exoplanet Survey Satellite il suo nome lungo e autoritario) ovviamente finanziato dalla Nasa che ne ha il possesso, i cui dati sono stati analizzati dal gruppo internazionale molto competente, che ha capo a Kristine W. F. Lam e Szila’ rd Csizmadia, dell’Istituto di ricerche planetarie dell’Agenzia spaziale tedesca (Dlr). Il pianeta, nelle foto riprodotte almeno, ha questo colore rosso che, di tranquillo, sembra aver poco. Anzi, fa un po’ paura! Ma queste che
Misura un diametro di poco piu’ di 9.000 chilometri, il pianeta e’ infatti appena più grande di Marte, e’ roccioso, molto caldo ed e’ distante 31 anni luce, e il colore sembra molto simile a quello del Pianeta Rosso. Queste somiglianze dovrebbero suggerirci qualcosa?. La sua scoperta non e’ una semplice curiosità da parte della squadra che se ne è occupata, ma è molto importante perche’ dimostra che e’ possibile riuscire a studiare in dettaglio anche pianeti cosi’ piccoli e leggeri senza doverli per forza “conquistare”. “Sembrerebbe simile a Mercurio”, osserva Lam, e la sua scoperta potrebbe essere “un passo in avanti nella ricerca di una ‘seconda Terra’”.
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E’ stato possibile individuare il pianeta GJ 367 b non con una tecnologia super mega iper all’avanguardia, bensì con il più classico dei metodi di osservazione, quello dei transiti ben conosciuto dalla NASA e basato sulla variazioni nella luminosità, che sono provocate dal passaggio del pianeta davanti alla sua stella, e questo pianeta ci impiega solo 8 ore per fare i giro completo attorno alla sua. Quest’ultima appartiene alla famiglia di stelle piu’ diffusa, quella delle nane rosse, e le sue dimensioni sono circa la meta’ di quelle del Sole. Questo pianeta leggero ci darà rogne?