Il colosso di Cupertino, non si arrende e non dorme sugli allori, infatti è arrivato a sfiorare un nuovo tetto di market cap,a meno di quattro anni dopo aver sfondato i 1000 miliardi e salire sul podio dei record. Si tratterebbe della prima azienda al mondo a centrare quella soglia, e di questo deve solo che andrà fiera.
Apple, la conosciamo bene. E’ arguta, smaniosa di successo, che pianta la tenda al primo posto e non vuole essere seconda a nessuna, impettita davanti al pubblico, alle critiche. Ebbene, l’azienda di Cupertino è un passo dal raggiungere una capitalizzazione da 3mila miliardi di dollari, che è l’equivalente dell’intero mercato azionario della Germania o dell’intera economia britannica. Non una cosa da poco.
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Lo annuncia l’agenzia Bloomberg, che è sempre super informata su queste cose, sottolineando che al colosso di Cupertino basta un rialzo di almeno il 6% del titolo originale, oggi a quota 174 dollari, per diventare la prima azienda al mondo a spingersi sopra alla soglia del “trilione” di dollari. Ma voi riuscite ad immaginarvelo un trilione di dollari? Noi facciamo fatica. Il tetto dei 1000 miliardi di dollari, che ora sembrano “pochi” era stato raggiunto non meno di quattro anni fa e quello di 2mila miliardi nel 2020, al termine di 12 mesi che hanno visto le azioni volare dell’80% nonostante la pandemia, che non ha comunque fermato le vendite e anzi, le ha forse raddoppiate. La scalata del titolo Apple è andata di pari passo con l’espansione dell’azienda e del suo marchio che, in un batter d’occhio, ha conquistato il globo. Questa scalata oggi è legata soprattutto agli iPhone che vengono lanciati ogni settembre e a una vasta gamma di gadget e servizi come Apple Music e Apple TV. Gli investitori, scrive ancora Bloomberg sul sito, lo reputano oggi un “porto sicuro in tempi di pandemia per puntare i propri soldi, grazie alla crescita significativa delle vendite e della liquidità.”
Il valore del titolo cresciuto di 22 volte in due decenni, dall’inizio di Apple
Dalla fine degli anni ’90, quando le azioni Apple hanno visto il proprio valore diventare sempre più grande, di 22 volte per essere precisi, pari a un incremento annuo del 28%, Apple sembra aver dimenticato il primo approccio ad esempio dell’iPod, che nelle prime vendite non aveva raggiunto neanche le proiezioni di vendita. Un trend superato solo da pochissime aziende , per citarne alcune possiamo dire chip Nvidia (rendimento del 31% annuo) e il gigante dello streaming Netflix (39%), ma a fronte di dimensioni molto inferiori rispetto a quelle dell’azienda ideata e fondata dal defunto Steve Jobs. Ora, nelle mani di Tim Cook, Apple sembra cavalcare l’onda del successo e, in caso di perdita, ha una capacità di riprendersi che poche aziende hanno.
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Di recente le azioni hanno ricevuto una nuova spinta al rialzo da un report della testata Nikkei, secondo la quale il gruppo Apple avrebbe chiesto ai suoi fornitori di aumentare di parecchio la produzione di iPhone nel periodo che va da novembre a gennaio del 2022.