Nei giorni scorsi Microsoft ha annunciato ufficialmente l’avvio di un piano quinquennale, che promuove l’intelligenza artificiale per l’utilizzo di tecnologie più facili ed accessibili ad utenti con disabilità. Nel piano sono inclusi programmi di formazione e di lavoro, con sussidi economici per la dotazione di studio/lavoro, che aiuteranno persone con varie disabilità a portare a termine determinate azioni con preziose funzionalità di supporto
Abbiamo già avuto modo di parlarvi nel corso dei mesi delle potenzialità delle AI, ossia intelligenze artificiali, che rappresentano in qualche modo la prossima, grande rivoluzione attesa nel mondo della tecnologia. L’intelligenza artificiale permette già adesso di svolgere molteplici azioni con molta più facilità, rispetto all’input “manuale” inserito dall’utente di volta in volta, dato che permette alla macchina di elaborare informazioni complesse proprio come se fosse un cervello digitale.
Qualche tempo fa, ad esempio, un team di ricercatori è riuscito a mettere a punto un sistema che nel prossimo futuro ci consentirà di realizzare ologrammi 3D con grande velocità; o ancora, secondo alcune stime nei prossimi anni sarà proprio una AI a decidere se assumerci oppure no. Insomma, sono molteplici gli studi orientati in questa direzione e Microsoft, tra le più importanti aziende big tech, non può di certo farsi da parte.
Leggi anche: Neuralink funziona: ecco il primo esperimento di successo coi videogames
Microsoft utilizzerà l’AI a vantaggio di un utilizzo accessibile
Negli scorsi giorni Microsoft ha annunciato ufficialmente l’avvio di un piano quinquennale il cui target è rappresentato dalle persone con disabilità, che spesso si trovano a fronteggiare gravi problematiche anche nell’utilizzo delle tecnologie ormai quotidiane come PC o smartphone.
Il piano in questione, che arriva in concomitanza di un nuovo fondo destinato al programma AI Accessibility, prevede un focus su tre diversi ambiti, ossia lavoro, formazione e tecnologia accessibile. Tramite questo piano l’azienda di big tech fornirà agli aderenti al programma occasioni di formazione sul campo, per garantire l’acquisizione di skills adeguate ai vari contesti lavorativi, ma anche sostegni economici per l’acquisto di strumentazione adeguata al lavoro/formazione e implementazione di nuove funzionalità nei propri software proprio per rendere il tutto più accessibile.
Microsoft ha fornito direttamente un esempio di applicazione: su Word, uno dei software più utilizzati in assoluto in ambito lavorativo e di studio, verrà implementata una AI che consentirà al programma di rilevare e convertire gli stili del titolo per lettori non vedenti o ipovedenti. O ancora, sulla piattaforma LinkedIn verranno aggiunti i sottotitoli automatici per le dirette live, nonché le trascrizioni per contenuti aziendali e la modalità scura.
Gli strumenti già orientati all’accessibilità
A dire il vero Microsoft ha già introdotto da diverso tempo, per alcuni propri prodotti, funzionalità che aiutano gli utenti con disabilità a farne un uso più facile. Ad esempio su PowerPoint sono già presenti le note facilitate; o ancora, su Teams è stata introdotta la modalità a contrasto elevato.
Leggi anche: Microsoft punta alla formazione digitale: 3 milioni di utenti nei prossimi 2 anni
In ogni caso, Microsoft non è l’unica azienda ad aver orientato i propri sforzi in ottica accessibilità: anche altre aziende di big tech, produttrici di vari dispositivi, stanno implementando sempre più funzioni che, nel prossimo futuro, garantiranno maggiore accessibilità.
Fonte: ANSA