Privacy e WhatsApp: quali sono le ultime novità che stanno portando il panico tra gli utenti?

Quando si pensava che la saga fosse finita, ecco che Whatsapp ne tira fuori un’altra. Dove eravamo rimasti e le ultime novità.

Whatsapp: novità per la privacy – MeteoWeek.com

WhatsApp ha deciso di reintrodurre la nuova informativa sulla privacy, malgrado le tante polemiche scaturite qualche settimana fa in relazione alla mancata privacy nelle nostre chat.

Siete rimasti indietro? vi consigliamo di leggere questo articolo .

La società ha dichiarato che informerà gli utenti della nuova politica sulla privacy “nelle prossime settimane” e fornirà ulteriori dettagli prima di richiedere agli utenti di accettare i nuovi termini.

Le polemiche sorte in tutto il mondo, dall’India all’Italia, hanno costretto WhatsApp a fare un passo indietro e a rimandare l’introduzione delle nuove regole al 15 maggio.

Ciò non vuol dire, però, che WhatsApp abbia intenzione di desistere dalla modifica della sua privacy policy. Al contrario, all’interno dell’ultima beta dell’app (la 2.21.4.13 per Android), è presente un nuovo banner che ha lo scopo di illustrare i cambiamenti.

Il banner, però, è nascosto e non è visibile agli utenti.

WhatsApp, tuttavia, sa bene che ogni volta che pubblica una beta gli sviluppatori la “aprono” per cercare novità nel codice e, di conseguenza, questo “banner invisibile” è una chiara mossa del Gruppo Facebook per tornare a parlare di privacy, senza parlarne ufficialmente.

Ma cosa c’è scritto in questo banner? C’è scritto cosa cambia per WhatsApp a partire dal 15 maggio.

I cambiamenti in serbo di Whatsapp

Whatsapp Business – MeteoWeek.com

WhatsApp non può leggere le chat, né ascoltare le conversazioni, dei suoi utenti e che non potrà farlo mai, perché sia le chat che le chiamate e videochiamate sono criptate con la crittografia end-to-end. Uno standard che impedisce anche alla piattaforma di decifrare i dati.

Ecco quello che mostra ai pochi eletti, il banner.

Tuttavia, con le nuove regole diventa “più facile” (così dice WhatsApp nel banner nascosto) chattare con le aziende, cioè con i profili WhatsApp Business.

Poi WhatsApp specifica che non sarà obbligatorio chattare con le aziende e la precisazione non è casuale, perché tutto il cuore della questione sta proprio nelle conversazioni tra profili privati e profili business.


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L’ira dei clienti

Novità di Whatsapp – MeteoWeek.com

“Nelle prossime settimane, mostreremo un banner in WhatsApp che fornirà più informazioni agli utenti. Il banner potrà essere riletto quando vorranno. Abbiamo anche incluso ulteriori informazioni per cercare di affrontare le preoccupazioni degli utenti. Successivamente, ricorderemo agli utenti di accettare questi aggiornamenti per poter continuare a utilizzare WhatsApp.”

I fattori che hanno scatenato gli utenti contro la nuova politica sulla privacy di WhatsApp sono stati principalmente due.

  • Il primo riguarda il fatto che l’azienda abbia fatto scattare i cambiamenti senza alcun preavviso
  • il secondo riguarda la diffidenza generale nei confronti di Facebook. Molti utenti hanno interpretato questa nuova politica, che prevede la condivisione dei dati proprio con Facebook, come la volontà dell’azienda di “rubare” i dati degli utenti di WhatsApp, senza possibilità di potersi rifiutare. La realtà è che Facebook ha già la possibilità di raccogliere “molte informazioni da ciò che le persone fanno su WhatsApp“.
  • Quando l’utente inizia a chattare con un profilo business le cose cambiano: le aziende con profilo WhatsApp Business potrebbero salvare, anche in cloud, le conversazioni con i privati (sia clienti che semplici curiosi che chiedono informazioni).

In questo caso WhatsApp non può leggere le chat, ma non può nemmeno garantire che uso facciano le aziende di quei dati se sono stati salvati su server esterni. Per questo, e sta qui la novità, dal 15 maggio WhatsApp contrassegnerà le chat con i profili business con una icona diversa, affinché siano immediatamente riconoscibili dagli utenti.

“Ci impegniamo a prendere sempre decisioni ben ponderate e continueremo a cercare nuove soluzioni per adempiere alle nostre responsabilità usando sempre meno dati”, conclude la piattaforma.”